Più economiche ed ecologiche, le batterie ricaricabili vengono utilizzate sempre di più. Questo tipo di batteria offre prestazioni eccellenti quando si tratta di alimentare dispositivi convenzionali assetati di energia.
© Patrissya - FotoliaBatterie ricaricabili: come sceglierle
Esistono due tipi di accumulatori, più comunemente chiamati batterie ricaricabili: nichel cadmio (NiCd) e nichel metallo idruro (NiMh). Favorisci NiMh: meno tossici, offrono anche una migliore autonomia e beneficiano di una maggiore durata. Le batterie ricaricabili sono disponibili in tutti i formati: possono quindi essere utilizzate per qualsiasi tipo di dispositivo. Il criterio determinante per la scelta di una batteria è la sua capacità, misurata in milliampere-ora, che rappresenta la durata della sua autonomia quando la batteria è carica. Questa capacità determina anche il tempo di ricarica.
Batterie ricaricabili: come usarle
Il principale svantaggio di una batteria ricaricabile è che si scarica quando non viene utilizzata. Pertanto, il suo utilizzo non si presta bene a dispositivi come un telecomando o un rilevatore di incendio. Affinché una batteria ricaricabile funzioni in modo ottimale, è meglio caricarla lentamente. Quindi assicurati di acquistare un potente caricabatterie. Alcuni modelli hanno diverse velocità di ricarica: ricarica rapida, comoda in caso di emergenza o ricarica lenta, per sfruttare al massimo la capacità della batteria. Assicurati che il caricabatterie sia dotato anche di un termoregolatore e di un timer di sicurezza, per evitare il rischio di surriscaldamento e per ottimizzare la durata delle tue batterie.Infine, fare attenzione a non interrompere il processo e rimuovere le batterie dal caricatore solo quando sono completamente cariche.
Batterie ricaricabili: come riciclarle
Sebbene le batterie ricaricabili abbiano una durata approssimativa di dieci anni, devono ancora essere rinnovate. Infatti, dopo diversi anni di utilizzo, la loro autonomia si deteriora e diventano difficili da ricaricare. Le batterie ricaricabili vengono riciclate allo stesso modo delle batterie alcaline. È quindi possibile depositarli in contenitori dedicati, che si trovano nei supermercati e nei negozi di elettrodomestici.